mario monti incassa uno stipendio mensile di 32mila euro.alla faccia dell'austerità,che dire che austeri lo dobbiamo essere noi,invece lui e gli altri politici no,compreso napolitano che costa 240.000 euro all'anno, che dire,voto grillo,voto per me gente come monti deve sparire,cioè uno deve avere un massimo di pensione mettiamo 3000 euro e un minimo,mettiamo 1000 euro,il resto è solo ladrocinio a scapito della gente che lavora e non ne può pù di mantenere zecche,scarafaggi,rettili e varie schifezze

 

raccolgo dal web vari scritti, dove si parla di compensi per politici,non saranno veritieri o fedeli,ma credo poco,magari saranno per difetto,perchè quì ci sono compensi come politico e poi siccome abbiamo pure la politica fatta in maggioranza da vecchi ci sono pure le pensioni ed altri benefit,che gonfiano il già alto compenso, cos' di monti si dice che prende al mese dai 32.000 euro a 50.000 per poi ai 72.000, come per napolitano che si dice guadagni fra pensioni et varie 49.000 euro al mese,badate si parla di mese, poi questi uomini e donne dicono:abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità,dunque bisogna tagliare,si ma a noi che oltre a mantenrli abbiamo la beffa di farci ridurre tutto,tranne ridurre il costo della politica tutta,perchè non solo loro prendono tanto,ma tutta la politica perscompensi da fuori di testa, e compreso i magistrati e non sono poche migliaia,si parla dei 1,5 milioni di esseri infrnali,diabolici che si sono assegnati di tutto e a nostra insaputa e che per decenni ci hanno ridotto all'elemosina,ma monti dice che ci ha salvati di fare la fine della grecia,ma non dice che la grecia è conciata così grazie a corruzione e pure lì costi sconsiderati della politica, che costi sono,ad esempio impiegati delle regioni,dirigenti di vari enti, e ne abbiamo abizzeffa, ad esempio la sorella di letta a 200.000 euro all'anno alla croce rossa che viene spacciata per lavoro di volontari ma non è così, poi metti le poste,l'eni,finmeccanica, consolati,ambasciate,ministeri,opere pie che di pio ahanno il nome, ma in realtà sono fameliche,la rai, e di tutto e di più,cose magari nate per necessità e poi ingrandite per metterci politici a fine carriera,o trombati,o parenti,o amici,o complici o ricattatori e sono quasi 2 milioni queste persone che si magnano il pil,per poi arrivare monti e dirci che noi prendiamo troppo,ci hanno ridotti a larve, a parassiti, e quando hanno tagliato hanno tagliato a noi per ingrassare ancora di più la politica e a questo punto c'è grillo,chiamato da questa gentaglia populista,demagago,comunista ma pure fascista,ecc,ma io lo chaimo invece buon senso,mia espressione,nostra interpretazione di sentimenti ed arrabbiature, basterà che lo stato costi quello che deve, e poi i risparmi saranno assicurati e va tagliato tutto,chi fa politica prenderà il suo stipendio che sarà alto,ma i benefit non li avrà più,la mensa se la paghi,il trasporto pure e la macchina,il pc,il telefonino ecc, insomma come noi, chi di noi ha benefit,poi via tutti i vari consigli che servono a fare scaldare culi marci,via la tav, via gli aerei,via le varie croci rosse e blu,via la rai che si privatizzi, via i doppi di ministeri,insomma via tutto il costo mastodontico che la politica si è presa da se,senza chiedere nualla in 66 anni di repubblica, diventeremo un paese normale,lavori e vieni pagato, il salario minimo garantito che non sarà un modo per mantenere la gente,ma che sarà formazione e magari posti par utilità,c'è il territorio da rimettere aposto,piuttosto che la tv, quei soldi possono servire per mettere insicurezza paesi,scuole, ecc, e via i soldi alla chiesa,il cristiano si paghi la sua chiesa e le altre fedi idem, e lascuola privata sia privata ,se la paghi il privato,pure l'assistenza privata,insomma lo stato è lo stato e serve a tutti, a si paga con le tasse, poi una legge che vieti di essere stipendiati da oltre 70 anni,cioè vuoi fare politica,sei pensionato ,la fai gratis, così spariscono dementi,vecchi decrepiti che fino al giorno che muyoino sopresidenti di... e pagati profumatamente,per me grillo è questo ,non è comunismo,non è fascismo,è stato leggero, è le nostre esigenze,le nostre del popolo ,di 60 milioni di persone e non di 1,5/2 milioni di persone che se magnano una nazione perchè ingordi,senza fede e ne amore, solo ingordigia pura

l tutto in nome della sobrietà e dei conti ordine, ché i tempi non sono floridi.

Peccato però che Mario Monti, in termini di sobrietà e austerità, non sia proprio un asso. Infatti, secondo i conti in tasca al premier fatti da Dagospia, il bocconiano incassa uno stipendio mensile di 32mila euro. Per arrivare alla cifra complessiva, si deve partire dalla remunerazione di Commissario europeo (iniziò a lavorare a Bruxelles nel 1995): 9mila euro lordi mensili. Senza considerare che le pensioni e le indennità degli ex commissari sono fissati da Consiglio d'Europa e che gli ex commissari godono di un regime fiscale meno pressante e punitivo del nostro.

Dopo Bruxelles, c'è l'incarico di Senatore a Vita. Diecimila euro a cui vanno sommati la "diaria" ridotta (sic) a 3.500 euro mensili dal primo gennaio 2011, il rimborso spese per l'esercizio del mandato (altri 2.090 euro), un rimborso forfettario per "spese generali" di 1.650 euro, biglietti gratuiti per aerei, treni e navi, esenzione dal pedaggio autostradale e "l'assegno di fine mandato". Il tutto per più di 20.000 euro al mese, scrive il ragioniere Dago. Insomma, aggiungendo poi la pensione di professore universitario, Monti incasserà all'incirca 32mila euro al mese. Alla faccia della sobrietà.

 http://www.bloginquisitore.com/article-stipendi-dei-politici-una-truffa-101882157.html

STIPENDI DEI POLITICI UNA TRUFFA

MI PERMETTO DI PUBBLICARE QUESTO ARTICOLO DOVE VENGONO RIPORTATI GLI STIPENDI DEI POLITICI, PER CONDIVIDERE CON TUTTI VOI DEL BLOG LA MIA DISAPPROVAZIONE E IL MIO STUPORE NEL LEGGERE QUESTE CIFRE.IN UN MOMENTO COSI' DIFFICILE, CON UNA CRISI ECONOMICA CHE HA SOLO INIZIATO AD AFFOSSARE L'ECONOMIA REALE, A POCHI MESI DALL' IMU, GLI ITALIANI, SONO COSTRETTI A MANTENERE ECONOMICAMENTE  QUESTA CLASSE POLITICA PARASSITARIA, CHE NON E' CAPACE DI  SVOLGERE CON SERIETA' IL PROPRIO MESTIERE, E NON E' NEPPURE CAPACE DI RISPETTARE IL MANDATO ELETTORALE.PER CHI NON NE FOSSE A CONOSCENZA, OGNI ITALIANO PAGA ATTRAVERSO LE IMPOSTE GLI STIPENDI DEI POLITICI ITALIANI.SE QUESTI STIPENDI VENISSERO RIDIMENSIONATI, E SE LA PARTE RECUPERATA VENISSE INVESTITA NEL BENE PUBBLICO, VIVREMMO IN UN PAESE MIGLIORE.CHIEDO A TUTTI DI RILASCIARE LA PROPRIA OPINIONE A RIGUARDO, PERCHE' E' IMPORTANTE CONOSCERE IL PENSIERO DEGLI ITALIANI. ATTENZIONE: NUOVE TASSE  IN ARRIVO!!!

Severino Paperona: 7 mln

Redditi online dei politici. Guardasigilli record. Monti 1,5 mln.

(© ansa) Il reddito del ministro della Giustizia Paola Severino pubblicato sul sito del governo.

Via alla trasparenza ed ecco i primi verdetti, con il ministro della Giustizia Paola Severino Paperona nell'esecutivo dei tecnici.
Come voluto dal premier Mario Monti e annunciato domenica 20 febbraio dal ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione Filippo Patroni Griffi, martedì 21 febbraio è stata la giornata delle pubblicazioni online delle dichiarazioni patrimoniali dei membri del governo. E il sito di Palazzo Chigi è andato in tilt a causa del boom di accessi di milioni di utenti, curiosi di scoprire quanto guadagna la Casta.
La Guardasigilli Severino è risultata la più ricca del governo: il ministro ha guadagnato nel 2010 come avvocato 7.005.649 euro, pagando però quattro milioni di tasse. Come ministro della Giustizia nel 2012 ha la possibilità di guadagnare un compenso annuo lordo di 195.255,20 euro.
Denunciate inoltre due auto giapponesi, due appartamenti, a Roma e a Cortina e un'altra abitazione in comproprietà nella capitale con annessi cantina e garage. Nella collezione anche un'imbarcazione da diporto del 2009. (guarda il pdf originale).
Per quanto riguarda il presidente del Consiglio, Mario Monti, nel 2010 ha dichiarato un reddito complessivo di 1.515.744 euro. Nel 2009 era di 875.854 euro.
LEI: «CHI GUADAGNA E PAGA LE TASSE NON È PECCATORE». La Severino non si è scomposta di fronte a questo 'scomodo' primato: «Si deve dire che chi guadagna e paga le tasse non è un peccatore, e va guardato con benevolenza, non con invidia», ha detto.
«Chi produce redditi in nero», ha aggiunto rispondendo ai giornalisti, «deve essere considerato in termini negativi, ma chi guadagna e paga le tasse deve essere guardato positivamente».
Il ministro ha poi ricordato di aver «pienamente concordato con il presidente del Consiglio su questa iniziativa» della pubblicazione dei redditi online.

Monti: nel 2010 reddito complessivo di oltre 1,5 milioni

Un reddito complessivo di 1.515.744 euro nel 2010 ed uno stimato, per il 2011, di 1.010.000. È questa, in estrema sintesi, la fotografia patrimoniale del presidente del Consiglio, Monti che ha dichiarato anche di aver rinunciato al compenso da premier e da ministro del Tesoro ricevendo però 211.502 euro grazie alla nomina a senatore a vita del novembre scorso. Giunto ultimo tra le fila del suo governo a mettere online i propri redditi (a meno di un'ora dalla 'dead line' della mezzanotte), Monti ha precisato che la propria dichiarazione comprende tutti i cespiti patrimoniali suoi e di sua moglie Elsa Antonioli.
NEL 2010 HA VERSATO 639 MILA EURO DI IRPEF. Nel 2010 il Professore ha versato 639.432 euro di irpef e il suo patrimonio è formato da appartamenti e anche negozi. Al 100% Monti si intesta un appartamento a Milano, nove unità abitative e un negozio a Varese, il 50% di un appartamento a Bruxelles e un altro appartamento a Milano, mentre al 40% ha due negozi ed un ufficio sempre nel capoluogo lombardo. Minimal, monomarca e abbastanza datato il parco macchine del premier che ha una Lancia Dedra del 1995 ed una Lancia Kappa del 1998. NIENTE AZIONI, SOLO FONDI COMUNI. Piuttosto consistente la voce delle attività finanziarie che viene accompagnata da una nota che spiega come Monti non possieda azioni di singole società ma solo fondi comuni, Etf, gestioni patrimoniali che investono anche in azioni ma a totale discrezione del gestore e senza coinvolgimento del premier: tra fondi comuni azionari e obbligazionari oltre che di liquidità Monti può contare su 5.379.000 euro su un conto corrente e deposito titoli di Intesa San Paolo, 4.685.000 alla Bnp Paribas di Milano, su 1.312.000 euro in Deutsche Bank e sulla liquidità di 127 mila euro alla Ing di Bruxelles e di 19 mila euro presso l'Ubi Banco di Brescia.

Per Passera 8,8 milioni dalla vendita delle azioni Intesa

(© LaPresse) Corrado Passera.

Dalle pagine web del ministero si è potuto così scoprire che il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel 2011 ha avuto un reddito complessivo di circa 3,5 milioni di euro, su cui ha pagato 1,4 milioni di tasse. (guarda il pdf originale).
Si è notato però come il compenso di Passera sia destinato a scendere a 220 mila euro circa a causa della sua nuova posizione all'interno dell'esecutivo.
Nel patrimonio dell'ex banchiere italiano sono figurati, tra l'altro, depositi per 8,8 milioni sostanzialmente derivanti dalla vendita delle azioni Intesa oltre a obbligazioni, una casa a Parigi e una Mercedes.
CASA A PARIGI DA 141 MQ. Nel dettaglio, il guadagno dell'ex manager italiano è stato pari a 3.529.602 euro, con un imponibile di 3.185.043 euro.
I beni immobili indicati nella dichiarazione dei redditi sono un fabbricato di 141 metri quadrati a Parigi e un terreno di 3.220 metri quadrati a Casale Marettimo (Pisa), detenuti entrambi al 100%. Più corposa la voce relativa agli strumenti finanziari: Passera possiede azioni della Lariohotels spa, pari al 33% circa (di cui il 21,6% in nuda proprietà) per un valore patrimoniale complessivo di circa cinque milioni e il 33,33% della Immobiliare Venezia srl, per un valore di 1,6 milioni.
Tra gli altri depositi figurano anche titoli obbligazionari per 169 mila euro, titoli obbligazionari in dollari per 23 mila euro, polizze vita per 1,28 milioni e fondo pensione complementare per 3,3 milioni. Il ministro Passera, infine, ha registrato un indebitamento finanziario (mutui accesi per l'acquisto degli immobili) pari a due milioni di euro (importo residuo) con il Banco di Brescia e a 910 mila euro (importo residuo) con il Credit Lyonnais.

Patroni Griffi, nel 2011 dichiarati 504 mila euro

(© La Presse) Filippo Patroni Griffi, ministro per la Pubblica amministrazione e fratello di Andrea.

Il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi ha dichiarato un reddito complessivo di 504.367 euro, pagando un'imposta netta di 208.743 euro. Nel 2012 il reddito con l'incarico da ministro dovrebbe dimezzarsi, dato che è previsto un compenso annuo lordo di 205.915 euro. Il ministro, ha piena proprietà solo di un fabbricato a Roma di tre vani mentre per altri tre immobili e un terreno ha una nuda proprietà condivisa.
PER LA CANCELLIERI (INTERNO) 183 MILA EURO. Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri ha indicato come reddito 183.084,35 euro. Ha due appartamenti a Milano e uno a Roma. Sempre nella città meneghina possiede due box e un magazzino in comproprietà, e poi diversi terreni agricoli e relativi fabbricati in condivisione a Palazzolo Acreide (Siracusa). È proprietaria inoltre di una Toyota Land Cruiser e ha 100 azioni della Banca Popolare di Vicenza per un totale di 6.227 euro. (guarda il pdf originale)
DI PAOLA (DIFESA) 199 MILA EURO. Il capo della Difesa Giampaolo Di Paola ha dichiarato un reddito di 199.778,25 euro, a decorrere dal 16.11.2011. Per il 2011 ha percepito 25.179,17 lordi. Non ha altri incarichi o rapporti di lavoro dipendente con pubbliche amministrazioni e percepisce una pensione. Nell’anno 2011 ha percepito i seguenti emolumenti lordi: 314.522,64 euro di pensione provvisoria; 29.441,44 euro per servizio all’estero.
Per quanto riguarda i beni immobili, l'abitazione principale è una casa di proprietà a Livorno di 130 mq, con quota di titolarità del 50%. Ha due autovetture, una Mercedes Classe B 180 CDI del 2009, e una Volkswagen Polo CV.
Riguardo a strumenti finanziari, quote e azioni societarie, attività patrimoniali di cui sono titolari interposte persone e fiduciari, il ministro ha 398 azioni Enel, 68 Finmeccanica, 14 quote Deutesche Telekom. Quote di fondi comuni di investimento: 1.468 quote di Pioneer Paesi Emergenti, pari a 15 mila euro, e 5.877 quote di Pioneer SSF Euro, pari a 30 mila euro.
Altri depositi: Bot/Btp per un valore complessivo di 150 mila euro, una polizza assicurativa Generali di 85 mila euro e obbligazioni per 655 mila euro. (guarda il pdf originale)
TERZI (ESTERI) ‘PERDE’ 100 MILA EURO. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata nel 2012, ha diritto a ricevere per il suo incarico 203 mila euro lordi. Nel 2010 percepiva 123 mila euro di stipendio, più 214 mila di indennità da ambasciatore negli Usa. Con la nomina alla Farnesina ‘ha perso’ dunque virtualmente oltre 100 mila euro. Il ministro possiede una Golf del 2012, una Ford Focus del 2004 e una Harley Davidson 883 del 2005. Ha terreni agricoli a Curno e Brembate di Sopra (Bg), una villa a Brembate di Sopra e due comproprietà, a Roma e New York ma nessuna azione. (guarda il pdf originale)
PROFUMO (ISTRUZIONE) SFIORA I 200 MILA EURO. Per il ministro dell'istruzione Francesco Profumo emolumenti per 199.778,00 euro. Come altri incarichi, ha registrato quello di professore universitario di ruolo al Politecnico di Torino, in aspettativa senza assegni.
Per quanto riguarda i beni immobili, l'ingegnere ha comproprietà a Albissola e Torino (appartamenti e garage) e tre case di cui due al 50%, a Torino e Salina. Poi ne ha una a Savona. Le sue automobili sono una Lancia Lybra del 2001. Possiede 894 azioni di Intesa Sanpaolo e 1.210 del Monte dei Paschi di Siena. Poi 250 De Longhi, 262 Enel, 3.630 di Telecom Italia, 5199 di Unicredit (registrate come ‘prive di valore nominale’ e 137 di Finmeccanica. Ha poi delle gestioni di portafogli di investimento Pioneer. (guarda il pdf originale)
BALDUZZI (SALUTE): UNA PANDA E DIVERSE AZIONI. La dichiarazione dei redditi del ministro della Salute Renato Balduzzi è stata invece di 199.778 euro lordi complessivi. Per quanto riguarda i beni immobili, a parte l'abitazione principale di cui ha una comproprietà al 50%, il ministro risulta proprietario anche di altre abitazioni (due, sempre al 50%), due box auto e una cantina, e quattro terreni. Balduzzi possiede una Subaru Tribeca, una Fiat Multipla e una Panda, diverse azioni, fondi comuni d'investimento e il saldo complesivo del suo conto corrente al 20 febbraio ammonta a 52.055,83 euro. (guarda il pdf originale)

Gnudi (Turismo e sport), un 2010 milionario

Il ministro del Turismo e dello Sport Piero Gnudi.

Reddito 2010 milionario anche per il ministro del turismo e dello sport Piero Gnudi, che nella dichiarazione del 2011 ammontava a circa 1,7 milioni di imponibile, con imposte per oltre 700 mila euro. Come ministro, l'ex presidente di Enel ha dichiarato tra indennità e uno stipendio di circa 199 mila euro lordi (53.238,51 euro di stipendio, 11.309,22 euro di indennità integrativa speciale, 135.230,52 euro di indennità per i ministri non parlamentari).
Il dirigente d'azienda possiede due auto (una Fiat Stilo del 2003 e un'Audi A3 del 2008) e un gozzo Aprea Mare 10 del 2005 in leasing. Ricco il portafoglio azionario, tra cui 342 mila titoli Intesa Sanpaolo, 207 mila titoli Unicredit (di cui è stato consigliere), 337 mila azioni Telecom risparmio, 152 mila titoli Enel, 100 mila di Enel Greenpower e 14 mila di Eni. Gnudi inoltre possiede Ctz per 1,22 milioni. (guarda il pdf originale)
CATANIA (POLITICHE AGRICOLE), RETRIBUZIONE DA 211 MILA EURO. Nella scheda sulla situazione patrimoniale del ministro per le Politiche Agricole Mario Catania, si è osservato che è proprietario dell'appartamento in cui vive a Roma (circa 120 mq.) e del 50% di una abitazione monofamiliare nel comune di Manciano, di circa 120 mq.
Possiede una Volkswagen Golf 1600 del 2004 ma non è proprietario di barche nè aerei. Catania non ha quote e azioni societarie, quote di fondi comuni, attività patrimoniali di cui sono titolari terzi, patrimoni destinati a uno specifico affare, obbligazioni, gestioni patrimoniali, gestioni di portafogli di investimento.
I risparmi sono investiti in titoli di Stato (450 mila Euro). Non è titolare di imprese e non ha cariche di amministratore o sindaco di società, nè alcuna altra carica presso imprese pubbliche o private. Il reddito 2010 (dichiarazione 2011) ammontava a 213.700 euro, interamente ascrivibili alla retribuzione da lavoro dipendente presso il ministero. Il compenso annuo lordo del 2011, precedente alla nomina quale ministro, ammontava a 280.600 euro. Per effetto della carica a ministro, lo stipendio annuo lordo è sceso a 211.047,46 euro.
CLINI (AMBIENTE), UNA 500 IMMATRICOLATA NEL 2010. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini per il 2011 ha dichiarato redditi per 173.383 euro come compenso annuale percepito nel 2010 come direttore generale del ministero. Il trattamento economico come ministro per il 2012 ammonta invece a 199.778,25 euro. Tra i beni immobili, Clini possiede il 50% di un fabbricato a Mirano, in provincia di Venezia. Tra i beni mobili risulta una Fiat 500 immatricolata nel 2010. (guarda il pdf originale)
GIARDA (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO) HA 10 IMMOBILI. Il ministro ai Rapporti con il Parlamento Piero Giarda ha denunciato 262.288 euro nel 2010, esclusi i redditi di pensione. Giarda guadagna 31.145 Euro da lavoro autonomo, 4.224 dal possesso di alcuni fabbricati, mentre i compensi per gli incarichi in due consigli di amministrazione e un collegio dei revisori ammontano a 226.919 euro.
Nella situazione patrimoniale del ministro sono risultati anche 10 immobili, la gran parte dei quali sono baite (cinque) e pascoli (due) sulle alpi, ad Alagna Valsesia.
Giarda possiede inoltre anche un appartamento a Milano, con box, da 175 metri quadri e ha denunciato come beni mobili una Seat Ibiza del 2002. Attiva anche l'attività finanziaria con azioni in 14 società quotate in Borsa per l'ammontare di 405 mila 306 euro, obbligazioni per 44 mila euro, titoli di Stato e depositi per 51.987 euro per un totale di 501.411 euro. Il reddito da ministro, per il 2012 pare possa dipendere dalla durata del governo. Il compenso mensile lordo è di 16.234 euro. (guarda il pdf originale)
RICCARDI (COOPERAZIONE) SI AVVICINA AI 200 MILA EURO. Il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi nel 2011 ha percepito 81.154 euro dalla pensione di professore universitario, e la quota parte per la fine dell'anno relativa al compenso annuo di poco meno di 200 mila euro da ministro (circa 25 mila euro). In totale, perciò, ha incassato circa 106 mila euro. Nel 2010 Riccardi aveva dichiarato un reddito complessivo pari a 120.309

12:58 Scritto da annaquercia